Artiglio del Diavolo Forte Pomata 5+1 in omaggio
Artiglio del Diavolo Forte Erboristeria Magentina
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Da secoli è noto che l'Artiglio del Diavolo (Harpagophytum procumbens) applicato nei punti del corpo in cui è presente uno stato di sofferenza, aiuta a lenire il dolore restituendo alle parti interessate una sensazione di benessere che permette di compiere i normali gesti quotidiani senza difficoltà. L'Artiglio del Diavolo unito a Equiseto, Spirea Ulmaria ed un mix di oli essenziali di Garofano Chiodi, Lavanda, Cannella e Zenzero donano al corpo tonicità e vitalità.
INDICAZIONI
Indicata per procurare sollievo in tutte le situazioni di sofferenza generate da eccessiva attività fisica, movimenti errati, perdita di elasticità cutanea.
PRINCIPI ATTIVI
Principi attivi funzionali 26.04% totali. Aloe Barbadensis gel, Estratto Secco Artiglio del Diavolo (titolato in Arpagoside), Estratto Acquoso Arnica Montana (D/E 4:1), Estratto Acquoso Equiseto (D/E 4:1), Estratto Acquoso Spirea Ulmaria (D/E 4:1), Burro Karitè, Olio Rosa Mosqueta, Olio Mandorle dolci, Vitamina E, Estratto oleoso Rosmarino, Acqua aromatica Melissa, Oli Essenziali di Lavanda, Garofano Chiodi, Cannella e Zenzero.
Miscela floriterapica: Willow, Star of B., Vervain, Impatients e Cherry Plum studiata per alleviare lo stato emotivo alterato dal disagio.
INDICAZIONI PER L'USO
Spalmare e massaggiare abbondante pomata fino al completo assorbimento tutte le volte che se ne sente il bisogno.
CURIOSITÀ
L'artiglio del diavolo, pianta originaria del continente africano, deve il suo nome alla sua strana conformazione: alle estremità ha 4 appendici dure, nastriformi ed appuntite che lo fanno assomigliare alla zampa di un rapace con grossi artigli ricurvi.
Arnica o Artiglio del Diavolo?
Spesso vi sarete imbattuti nei due antidolorifici più famosi: l’Arnica e l’Artiglio del Diavolo. Ma vi siete mai chiesti quale sia la differenza? Vi siete mai chiesti “ok, sono fantastici… ma quando devo usare uno e quando l’altro?”? Partiamo dalla pianta di Arnica, dal tipico fiore dai petali gialli scuri, somiglianti ad una margherita. Le parti della pianta usate per procurare sollievo sono i rizomi, i fiori e le foglie raccolti in stagioni diverse. I fiori e le foglie sono le parti usate in creme o gel per il trattamento locale di fastidi quali traumi, contusioni, strappi muscolari, urti e dolori reumatici. L’effetto benefico dell’Arnica è legato all’elevata concentrazione di polisaccaridi, mucillagini, flavonoidi e fitosteroli, principi attivi in grado di attenuare il processo infiammatorio, riattivare il microcircolo sottocutaneo e ridurre il gonfiore edematoso.
E quindi… quanto usare l’Artiglio del Diavolo? Arnica ed Artiglio si usano in situazioni diverse e non agiscono allo stesso modo.
L’artiglio del diavolo, anche noto con il nome di Arpagofito, deve la sua denominazione alle quattro appendici dure e lunghe che circondano i suoi frutti. Queste sporgenze sono dotate di robusti uncini dove i roditori, secondo la tradizione popolare, possono rimanere impigliati per sempre. Le parti della pianta utilizzate per procurare sollievo sono le escrescenze laterali della radice. Tali escrescenze contengono elevate concentrazioni di iridoidi, zuccheri, aminoacidi, steroli, grassi e cere. Tali principi attivi sono responsabili dell’azione analgesica e rilassante di muscoli ed arti. Ciò rende l’artiglio del diavolo efficace e particolarmente adatto nelle situazioni che causano dolore ed infiammazioni come tendiniti, mal di schiena, dolori cervicali, artrite e stati febbrili. L’artiglio è efficace sia applicato localmente sulle zone interessate dal dolore, sia assunto sottoforma di integratore alimentare.
Considerazioni finali: ricordate che l’arnica è utile in caso di disturbi che generano edema e gonfiore agli arti, l’artiglio è utile in caso di fastidi che provocano infiammazione e dolore ad articolazioni o muscoli.