Per noi la vendita non si conclude con il pagamento ma con la vostra soddisfazione.
E ci impegnamo perché questa non venga mai meno.
Cereplus Gocce 50 ML - Biogroup
- Disponibilità: Disponibile
- Marca: Biogroup Srl
- Codice Prodotto: Cereplus Gocce 50 ML - Biogroup
- Prodotto visto: 4033
-
19,50€
Da noi si trova tutto. Se non l'abbiamo.. non esiste!
Cereplus Gocce 50 ML - Biogroup
Cereplus Gocce 50 ML - Biogroup è un Integratore alimentare a base di estratti vegetali associati e combinati in giusta proporzione utile per una fisiologica azione tonica ed energizzante su mente e corpo.
Preparato per migliorare il rendimento in caso di deficit cognitivi, arteriosclerosi, sindromi demenziali su base vascolare e mista, arteriopatie periferiche di diversa natura, claudicatio intermittens, coadiuvante nella malattia di Alzheimer.
Ingredienti:
Ginkgo (Ginkgo biloba L.) foglie, Licio (Lycium barbarum L.) frutti, Fo–ti (Polygonum multiflorum Thunb.) radici, Amla (Phyllantus emblica L.) frutti, Behada (Terminalia belerica Roxb.) frutti, Haritaki (Terminalia chebula Retz.) frutti, Bacopa (Bacopa monnieri L. Pennel) foglie, Kudzu (Pueraria lobata Willd) radici, Olive (Olea europaea L.) fiore di Bach, Self Heal (Prunella vulgaris L.) fiore californiano, Madia (Madia elegans D.Don) fiore californiano.
Indicazioni per componenti:
Ginkgo (Ginkgo biloba L.) foglie È conosciuto in Italia come albero di Capelvenere. Unico elemento del gruppo botanico delle Ginkgoacee, è rimasto biologicamente immutato da 150 milioni di anni, Darwin infatti lo definì fossile vivente. L’estratto delle foglie essiccate di questa pianta viene usato in Cina da tempo immemorabile. Studi condotti in occidente negli ultimi anni hanno confermato le preziose virtù di questa pianta. La Commissione E tedesca per la Valutazione ed il Riconoscimento ufficiale delle Piante medicinali ha fornito parere favorevole per le seguenti indicazioni: trattamento di disfunzioni cerebrali e sindromi demenziali caratterizzate da disturbi di memoria, difficoltà alla concentrazione, depressione, cefalee; arteriopatie periferiche con claudicatio intermittens; vertigini ed acufeni su base vascolare ed involutiva. I principi attivi sono rapprsentati da glucosidi flavonici e da lattoni terpenici. Il meccanismo d’azione si esplica attraverso un’antagonizzazione del PAF Platelet Activating Factor mediatore fosfolipidico che interviene nei processi di aggregazione piastrinica e nella formazione dei trombi. Sono state dimostrate anche proprietà antiossidanti, di vasoregolazione, cardioprotezione, nonché una significativa riduzione della viscosità del sangue ed un aumento della deformabilità dei globuli rossi. La presenza della Bilobalide, principio attivo terpenico, ne spiega l’effetto trofico e protettivo sui neuroni.
Licio (Lycium barbarum L.) frutti Originario della Cina settentrionale, il Licio è un arbusto deciduo e sparso che raggiunge i 2-3 metri di altezza. La parte usata è rappresentata dal frutto maturo raccolto in estate od autunno. Tra i principi attivi sono stati individuati grandi quantità di amminoacidi: acido aspartico, alanina, arginina, prolina, acido glutammico, serina, ecc. Altre sostanze isolate sono: pigmenti, betaina, ?-carotene, vitamine B1, B2 e C, acido nicotinico, taurina, acido ?-aminobutirrico, minerali in traccia, acido cinnamico, proteine e polisaccaridi. Nella medicina cinese il Licio viene utilizzato come tonico yin, antinvecchiamento, nelle alterazioni del visus e nel rafforzamento delle difese. Studi scientifici giustificano tali indicazioni avendo individuato aumenti significativi dei valori delle IgA, IgG, lisozima, AMP ciclico, testosterone, e della blastogenesi dei linfociti, in pazienti ultrasessantenni cui era stato somministrato. Altre ricerche hanno evidenziato aumenti dei livelli sierici di superossidodismutasi, emoglobina ed abbassamento dei perossidi lipidici. Un altro studio clinico in doppio cieco con controllo di placebo condotto in pazienti anziani, ha potuto dimostrare un aumento significativo delle difese immunitarie, riduzione degli indici di senilità, aumento dei globuli bianchi e dei neutrofili, miglioramento del visus e dell’adattamento al buio. È stato studiato con risultati positivi l’effetto antiperossidativo del licio sul fegato, milza e cervello. Rilevante è l’aumento dell’interleuchina-2, dell’immunità cellulare e degli effetti antimutageni in studi condotti su topi. Da segnalare è l’uso recente del Licio nel trattamento degli effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia.
Fo–ti (Polygonum multiflorum Thunb.) radici Originaria della Cina, è una liana perenne che raggiunge i 3-4 metri di lunghezza. La parte usata è costituita dalla radice tuberosa raccolta tra l’autunno e la primavera. Esistono due tipi di Fo-ti, quello grezzo e quello trattato, aventi principi attivi ed indicazioni diverse. Entrambi contengono antrachinoni, tra cui crisofanolo, l’antrone acido crisofanico, emodina, reina, fiscione, digitoluteina, sia in forma libera che come glucosidi. Il Fo-ti trattato possiede meno fosfolipidi e lecitine, presenta invece più zuccheri. Altri principi chimici presenti soprattutto nel Fo-ti grezzo sono: beta-sitosterolo, rapontina, cianidine, catechine, gallati, ferro, calcio, zinco, manganese, altri minerali in traccia. Gli effettti farmacologici studiati sono soprattutto quelli contro l’invecchiamento. Si è rilevato un aumento della SOD, (superossidodismutasi), delle amine biogene, (5-idrossitriptamina, norepinefrina e dopamina), e delle proteine, significativa è la diminuzione della monoaminossidasi B, dei perossidi lipidici e della malonildialdeide, elementi derivanti dalla perossidazione distruttiva dei lipidi. In studi condotti su topi si è visto come il Fo-ti inibisca il livello di ceruloplasmina serica, l’atrofia del timo e delle surrenali durante l’invecchiamento. Altri studi hanno evidenziato un aumento dell’attività immunitaria aspecifica e di quella cellulare, come pure un’azione antagonista nei riguardi degli effetti immunosoppressori provocati da corticosteroidi. Altri effetti farmacologici del Fo-ti studiati ed individuati sono quelli epatoprotettori, antimicrobici, antimutageni.
Amla (Phyllantus emblica L.) frutti Insieme alla Terminalia belerica ed alla chebula compone quel composto fitoterapico che prende il nome di Triphala, molto usato in medicina ayurvedica in tante patologie ed in particolare contro l’invecchiamento, come immunostimolante e disintossicante, regolatore della digestione e dei processi metabolici. L’estratto alcolico della pianta ha dimostrato un effetto antiaterogenico significativo ed un’azione protettiva sul cuore. Tali risultati sembra debbano essere attribuiti all’alto contenuto in vitamina C presente nei frutti della pianta stessa.
Behada (Terminalia belerica Roxb.) frutti La pianta è un albero deciduo di circa 10-20 metri di altezza. La parte usata è il frutto che contiene quali principi attivi saponine, tannini, glucosidi e la phyllembina, quest’ultima isolata anche nel phyllantus emblica. In medicina tradizionale viene usata per stimolare l’attività biliare, come antisettico, antielmintico, astringente, espettorante, lassativo, per patologie oculari, gastriche e dell’apparato urinario. Come componente del Triphala è molto conosciuta ed apprezzata nella medicina tradizionale per le sue riconosciute proprietà nell’ostacolare l’invecchiamento, come tonico ed adattogeno per la terza età.
Haritaki (Terminalia chebula Retz.) frutti In Tibet viene definita “la regina delle medicine” ed, avendo straordinarie capacità terapeutiche, è la più usata in assoluto in medicina ayurvedica. In medicina tradizionale viene usata per disturbi dell’apparato digerente ed urinario, per il diabete, problemi dermatologici e cardiologici. Studi recenti hanno messo in evidenza una sua attività antivirale, antifungina ed antibatterica; come antiossidante è stata usata per incrementare la vita cellulare; alcune ricerche sono state condotte per testare la sua capacità come antitumorale e l’effetto inibente sul virus HIV. I frutti contengono il 30% di sostanze astringenti; tra i principi attivi sono presenti acido chebulinico, acido tannico, acido gallico. Come componente del Triphala viene usata sin da tempi antichi per prevenire l’invecchiamento ed aumentare le resistenze organiche.
Bacopa (Bacopa monnieri L. Pennel) foglie La Bacopa è una pianta utilizzata da oltre 3000 anni nella medicina popolare; la si utilizzava per il trattamento delle patologie che colpivano il cervello e l’intelletto, disturbi nervosi, disturbi mentali e problemi legati alla memoria. La pianta oggigiorno, viene utilizzata come tonico generale per contrastare lo stress. Studi scientifici infatti dimostrano che la somministrazione di Bacopa tende a modulare la concentrazione di alcuni neurotrasmettitori in determinate condizioni di stress, in particolare, in caso di mancanza di sonno. Oltre all’azione tonica, la Bacopa svolge una importante azione anche sulle capacità cognitive. Preparati a base di Bacopa determinano un miglioramento delle capacità di apprendimento, un miglioramento della memoria ed una migliore capacità di elaborazione delle informazioni.
Kudzu (Pueraria lobata Willd) radici Ampiamente diffusa in Cina, il Kudzu è una pianta rampicante perenne a crescita rapida. La parte attiva è costituita dalla radice tuberizzata raccolta tra l’autunno e l’inizio della primavera. I principi attivi sono rappresentati da isoflavoni, glucosidi isoflavonici, flavonoidi, curarine, allantoina, steroli, acido arachidonico. La puerarina è la sostanza attiva principale. L’azione farmacologica si esplica con effetti cardiovascolari: dilatazione delle coronarie e dei vasi cerebrali, diminuzione del consumo di ossigeno del miocardio, aumento di apporto di ossigeno nel sangue e diminuzione della produzione di acido lattico nel muscolo cardiaco in deficit di ossigeno. La puerarina ed i flavonoidi esplicano effetto antiaritmico, inibiscono l’aggregazione piastrinica, riducono il colesterolo, abbassano la glicemia in topi in cui è stato indotto diabete, riducono la permeabilità capillare. Gli studi di cui sopra e molti altri condotti giustificano l’uso del Kudzu nei problemi dell’invecchiamento. La pianta ha un utilizzo antichissimo, viene citata infatti già nel V secolo a.C. nello Shi jing. Tra gli altri usi moderni ricordiamo l’impiego in caso di: ipertensione, alcolismo, angina pectoris, cefalea, sinusite, psoriasi, orticaria, sordità.
Olive (Olea europaea L.) fiore di Bach Per esaurimento psico-fisico intenso. Utile per recuperare le energie per affrontare la vita con entusiasmo. Valido per chi svolge un’intensa attività intellettuale o per chi è provato fisicamente.
Self Heal (Prunella vulgaris L.) fiore californiano Per stimolare la capacità di autoguarigione dell’organismo. Rafforza l’azione terapeutica degli altri rimedi. Aiuta a responsabilizzarsi nel processo di guarigione.
Madia (Madia elegans D.Don) fiore californiano Aiuta la concentrazione in chi ha difficoltà a focalizzare le proprie energie e si disperde o distrae in tante cose che poi non riesce a portare a termine.
Modo d’uso:
20 gocce tre volte al giorno, a digiuno.
Forma farmaceutica: Gocce – Flacone da 50 ml
Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni. Non superare la dose giornaliera consigliata. Il prodotto va utilizzato nell’ambito di una dieta variata ed equilibrata e di uno stile di vita sano. Se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, consultare il medico prima di assumere il prodotto. Si sconsiglia l’uso del prodotto in gravidanza e durante l’allattamento.